La visione di The Savages (2007, di Tamara Jenkins con Philip Seymour Hoffman e Laura Linney) mi ha portato alle seguenti due considerazioni:
1. mai fidarsi delle apparenze;
2. la prima impressione non è sempre quella che conta.
Ero alla ricerca di una commedia, il che per me significa: fatemi vedere qualcosa di leggero, spiritoso, comico, insomma fatemi ridere! Trovo sulla Guia del Ocio di Barcellona una buona recensione per The Savages. Lo danno al Verdi (mio cinema preferito) in lingua originale. Affare fatto.
Devo ammettere per la prima mezz'ora mi si potrebbe descrivere così: delusa, incazzata, dubbiosa: resto o non resto a vedere questo film?
Mi aspettavo qualcosa di divertente e invece nulla. Pochissime le battute e una storia davvero triste. Fratello e sorella, dopo non aver visto il proprio padre per anni sono costretti a prendersene cura e a fronteggiare la sua demenza senile. Viaggi, ricoveri, traslochi, ferite che si riaprono e tutto il resto. Insomma, dov'è la commedia?
Devo ammettere per la prima mezz'ora mi si potrebbe descrivere così: delusa, incazzata, dubbiosa: resto o non resto a vedere questo film?
Mi aspettavo qualcosa di divertente e invece nulla. Pochissime le battute e una storia davvero triste. Fratello e sorella, dopo non aver visto il proprio padre per anni sono costretti a prendersene cura e a fronteggiare la sua demenza senile. Viaggi, ricoveri, traslochi, ferite che si riaprono e tutto il resto. Insomma, dov'è la commedia?
Ad un certo punto però tutto cambia: non saprei dire con precisione quando, ma qualcosa scatta nel mio cervello. Mi ritrovo a pensare che forse riflettere su temi come vecchiaia, malattia e morte non è poi così sbagliato, che pensare per due ore ad argomenti che riguardano tutti ma di cui non si parla mai può essere utile. Nel frattempo, conosco i personaggi del film un po' meglio, le battute migliorano e finisce che esco dal cinema contenta.
Quindi, oltre ai punti 1 e 2 di cui sopra ecco che anche punto 3 e 4 prendono vita:
Quindi, oltre ai punti 1 e 2 di cui sopra ecco che anche punto 3 e 4 prendono vita:
3. ci vorrebbero più registi come Tamara Jenkins, con il coraggio di mettere davanti agli occhi della gente cose che in fondo la gente non vuole vedere;
4. una commedia non è necessariamente comica. Saper affrontare la realtà con leggerezza e spirito è forse meglio che farsi grasse risate.
4. una commedia non è necessariamente comica. Saper affrontare la realtà con leggerezza e spirito è forse meglio che farsi grasse risate.
2 commenti:
certo, è proprio così, la commedia è un fatto serio rappresentato in modo leggero, come faceva Moliere, altrimenti non è più una commedia ma una farsa
Grazie per la precisazione.
Non conoscevo la distinzione.
:-)
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