martedì 27 novembre 2007
LV: Louis Vuitton o Litvinenko?
Prendo spunto da qui per riportare una notizia curiosa.
Recentemente Mikhail Gorbachev ha fatto da testimonial per una campagna pubblicitaria di Louis Vuitton. La fotografia lo ritrae seduto in una limousine che passa radente a ciò che resta del muro di Berlino con una borsa LV al proprio fianco contenente un libro o dei giornali. Il New York Magazine ha dato un'occhiata attenta (usando una lente di ingrandimento) al contenuto della borsa. Si tratta di un libro o di una rivista russa con una scritta al contrario, ma leggibile: “Omicidio Litvinenko - Hanno voluto rinunciare ad un sospetto per 7000$". Il Litvinenko a cui ci si rifersice è molto probabilmente l'ex agente dei servizi segreti russi, morto poco più di un anno fa a Londra per intossicazione da Polonio-210.
Si tratta di un caso, di un'iniziativa pubblicitaria alquanto originale, o qualcuno vuole lanciare un messaggio?
Non dispongo di sufficienti informazioni per rispondere, ma propendo per la seconda opzione.
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4 commenti:
L'ipotesi pubblicitaria non esclude l'ipotesi lancio di messaggi. Due piccioni con una fava, direi.
Quello che si può sicuramente escludere è che sia tutto casuale. Una pubblicità così viene controllata nei minimi dettagli. Se si nota qualcosa è perché gli autori vogliono fartela notare.
Anche io escluderei la casualità. Quando il NY Magazine ha riportato la notizia, l'ufficio stampa di LV ha detto di non saperne nulla. Difficile crederci. Come fai notare tu, le pubblicità sono pensate nei minimi dettagli. E' improbabile che la rivista usata nella foto sia finita lì per caso. Inoltre, siamo sicuri che almeno una persona in grado di leggere in cirillico era presente al momento dello scatto (Gorbachev!). Possibile che non si sia accorto di nulla?
Vale molto investigatrice. Io credo semplicemente che sia più che volutissimo, anche solo per il fatto che Gorbacev è tra gli editori della Novaja Gazeta, il giornale della Politkovskaja, tra i principali oppositori di Putin. E poi fa ancora più marketing, con un po' di sana suspence all'ombra del muro di Berlino. Per concludere: la foto è favolosa e Annie Leibovitz è un genio.
Grazie per le info. Non sapevo della Novaja Gazeta. All'inizio fa un po' strano pensare al connubio marketing-politica. Ma basta pensarci un po' e inizi a credere che siano la stessa cosa...
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