mercoledì 5 dicembre 2007

First e Second Life a confronto

Second Life spopola. Tutti ne parlano, tanti ci partecipano e si fanno una seconda vita virtuale. Incontrano gente, costruiscono case, partecipano ad eventi, viaggiano e così via. Il successo di Second Life si basa anche sulla capacità del programma di riprodurre nel virtuale le interazioni che abbiamo nella vita reale.
Non si può negare tuttavia, che quando si ha una connessione ad internet non molto veloce tali interazioni possono risultare alquanto problematiche...
Questo video divertente mette in luce come sarebbero i nostri movimenti e le nostre interazioni reali se riproducessero quelle virtuali:

6 commenti:

Unknown ha detto...

ehehehehh è veroooooo. Bravissimi gli attori. I movimenti sono proprio quelli, anche con collegamenti veloci (tranne forse le danze che sono riprodotte veramente bene). Ma si tratta pur sempre di un gioco. Con qualche spunto positivo. Faccio qualche esempio. Esercizio delle lingue per chi non può viaggiare. Spazi aperti per nuovi artisti che presentano le proprie opere. E alcune sono veramente belle. Corsi e lezioni praticamente su ogni argomento. Si possono vedere presentazioni, slide e sperimentare sul posto. Conoscere molte persone di ogni parte del mondo. Costruire (ho partecipato a una riunione di architetti che non erano per niente dei pivelli). Programmare script e tante altre ancora. Non parliamo poi del sistema economico. E li non si puù più parlare di gioco visto che ci sono delle persone che ci vivono. Io personalmente ho incontrato persone che hanno lasciato il proprio reale lavoro per un lavoro in SL. (che è comunque reale visto che ci devono poi pagare le tasse. Una minima percentuale si è poi addirittura arricchita. (ma per quello la percentuale è veramente bassa). Insomma li si concludono affari. Ci sono delle immobiliari che mettono i loro cantieri in esecuzione in SL in 3D e i clienti trovano il personale che li guida a vedere gli apaprtamenti, le metrature le aperture ecc. E poi, ci si può anche divertire in mille "attività", (in realtà si è sempre seduti al computer) Aneddoto: ci sono i municipi che sposano molto facilmente, anche più volte. E senza nemmeno guardare il sesso. Diciamo che la burocrazia non ha ancora messo radici. Naturalmente merita lunghe ed esperte analisi da più punti di vista, sotto il profilo sociopsicologico. Ma per semplificare, se sta attirando sempre più persone e imprese, qualche ragione ci deve pur essere.

Valeria ha detto...

Grazie mille Carlos per l'approfondimento. Devo dire che concordo pienamente. Sotto il profilo sociologico, economico, piscologico, insomma sotto qualunque profilo, SL è sicuramente uno dei fenomeni più interessanti da studiare. E sono anche io convinta che l'aria antiburocratica e di libertà che vi si respira sia uno dei maggiori fattori di successo. Per non parlare del fatto che si tratta di uno strumento che apre opportunità (economiche, sociali, ed educative) a persone che magari non le hanno nella vita reale.
Credo che la maggior parte di noi avranno una second life nel futuro. L'unico dubbio che mi rimane è se sarà questa la piattaforma definitiva. Spesso è il secondo arrivato quello che si afferma come standard sul mercato.
Un'ultima cosa, ti faccio una domanda curiosa di cui non sono riuscita a trovare la risposta: su SL si possono avere rapporti sessuali e ci si può sposare facilmente, ma si possono avere anche bambini?
Grazie.

Unknown ha detto...

ahahahah, qui c'è un paradosso enorme purtroppo. I bambini sarebbero un vero problema in SL anche se ho visto delle donne incinte. Però c'è una sorta di sillogismo in quanto non sono ammessi su SL persone inferiori a 18 anni per cui nello stesso tempo della nascita non potrebbero stare in SL. Per cui, in SL pososno stare solo avatar maggiorenni, il bambino per stare in SL dovrebbe avere un avatar. Quindi non possono esserci bambini in SL. E infatti non ce ne sono. Non è detto che qualche ragazzo trucchi....ma i Linden si sono protetti da eventuali responsabilità mettendo la cosa bene in evidenza nel contratto di accettazione. Quindi va tenuto presente che SL è vietata ai minori di anni 18.
Per quanto riguarda la piattaforma, ci sono già altre second life in giro, ma generalmetne sono a tema. E sempre della Linden è già disponbile la versione beta di Second Life windlight. Con miglioramenti grafici e più stabilità. Il segreto del successo per tantissime cose informatiche, è legato alla gratuità e alla non protezione. (E la Microsoft degli inizi ci insegna molto su questo.) Non si deve dimenticare che alla sede della Linden Lab di S. Francisco ci lavorano 60 persone. Quindi gli investimenti sono di un certo spessore. Certo se poi qualche colosso economico decidesse di entrre in campo......Chissà.... Il mondo informatico e del web è in continua velocissima evoluzione. In un anno potrebbero cambiare molte cose, ma speriamo che non ci siano tante piccole SL nazionali. Un aspetto buono di SL è proprio questo senso di globalizzazione positivo. Dove in un attimo si può passare dal conversare in una piazza di Barcellona al visitare una fiera tecnologica giapponese. In un certo senso fa diventare il mondo più piccolo e quindi più facile l'integrazione. (sperem....)

Valeria ha detto...

Certo! Mi ero dimenticata del divieto ai minorenni...un po' inquietante però a questo punto pensare che ci sono delle donne che si compranno l'accessorio "pregnant". La domanda sui bambini mi è venuta in mente perchè mi chiedevo se su SL finiranno per ricrearsi nuclei famigliari come nella vita reale. Forse è l'unico posto al mondo in cui potrebbero vedersi le happy families in stile telefilm con genitori bambini e cane (animali se ne possono avere?).
Grazie per l'informazione sulle piattaforme. Non sapevo ne esistessero altre. Penso però che quello che potrebbe bloccare l'ingresso di concrorrenti non è tanto l'investimento in termini di personale, ma il network di iscritti che SL è già riuscita ad avere. Queste persone hanno già investito molto in SL e un nuovo programma potrebbe avere difficoltà a fare in modo che le stesse lascino SL per trasferirsi in una nuova vita virtuale. Soprattutto all'inizio quando la nuova piattaforma è ancora poco sviluppata e gli iscritti poco numerosi.
Condivido l'idea che SL dovrebbe restare un ambiente globale per due motivi. Innanzitutto per favorire l'integrazione, come evidenzi tu. In secondo luogo perchè non credo che in questo modo la globalizzazione vada a discapito della localizzazione: sarà sempre comunque possibile trovarsi in un quartiere di Napoli o di Bergamo e incontrare persone che parlano il tuo stesso dialetto (più facile da parlare che da scrivere però). Allo stesso tempo credo sia possibile che si formino delle SL alternative dirette a specifici sottogruppi. Nel caso dei social network per esempio Facebook è emerso come piattaforma globale per connettere prima studenti e poi giovani in generale. Ora ne stanno sorgendo altri dedicati a gruppi specifici come gli over 60 o i gay. O forse, più probabilmente, si formeranno (o si sono già formati) all'interno di SL luoghi ed istituzioni dedicati a specifici gruppi di persone.
Grazie per il contributo ;-)

Unknown ha detto...

ciao, beh in effetti qualcuno che parla in dialetto c'è già, anche in bergamasco. Per quanto riguarda i bambini siamos empre davanti al solito problema. I pedofili. Avevano fatto una SL per bambini, ed avrebbe potuto essere bellissima, ma hanno dovuto chiuderla perchè si è riempita subito di pedofili. Quindi in questo senso mi sembra giusto che SL ammetta solo persone maggiorenni. E' una discriminazione è vero, ma meglio una discriminazione ai danni che può fae un pedofilo.

Valeria ha detto...

Assolutamente d'accordo. Anche se si tratta di discriminazione, mi sembra giusto cercare di prevenire certi pericoli. La pedofilia in particolare, ma anche il rischio che i bambini sviluppino una forma di dipendenza (da SL) che non sono ancora in grado di controllare.