lunedì 23 marzo 2009

Fit to Fly


Chi di voi ha visto uno spettacolo del Cirque du Soleil sa che esistono effetti collaterali: si torna a casa con il desiderio di diventare un artista da circo e si incominciano a fare improbabili acrobazie in salotto.
Grazie ad una collaborazione con Reebok, ora il Cirque du Soleil arriva in palestra. Il corso si chiama Jukari Fit to Fly e utilizza il cosiddetto Fly Set (una sorta di trapezio) per effettuare vari tipi di esercizi.
Il programma per ora è disponibile in poche città, ma dovrebbe presto arrivare a Londra, Città del Messico, Madrid, Hong Kong, Monaco e Seoul.

2 commenti:

Unknown ha detto...

Mi è capitata tante volte, nel teatro, la stessa cosa. Per esempio andare in monociclo. Guardando determianti artisti tutto sembra facile, poi però appena si prova si scopre che ci vuole un tempo immenso solo per ottenere qualcosa. O meglio, come per tante cose, i primi approcci sono come una leggera salita e si va spediti, poi però velocemente ci si trova in un "sesto grado" e per progredire solo di un metro ci vuole un tempo infinito. E credo stia proprio li la differenza tra professionisti e no.
Ciaoooo

Valeria ha detto...

Verissimo!!
E secondo me è proprio in quello che tu chiami "il sesto grado" che vengono fuori il talento e la passione. Tutti siamo in grado, se ci alleniamo, di raggiungere certi livelli, nello sport, nello studio e in molti altri campi. Ma è proprio quando si arriva alla fase in cui migliorare diventa sempre più difficile e impegnativo che i nodi venogno al pettine. Solo chi ha davvero talento o una passione simsurata per ciò che sta facendo ce la fa.
In ogni caso anche riconoscere i propri limiti è un modo di migliorare, almeno il rapporto con se stessi.
E poi ci si può divertire anche da principianti. Io non riuscirò mai a diventare come gli artisti del cirque du soleil. Ma quanto mi diverto ad imitarli!!!!