Ci sono giornate in cui ci poniamo domande: dovremmo cambiare lavoro? Possiamo fidarci di quell'amico? Dovremmo partire per un lungo viaggio? E poi nel corso della giornata ci arriva un segnale. Una telefonata, un fatto letto sul giornale, un avvenimento che se letto ed interpretato in un certo modo ci aiuta a trovare delle risposte. Per alcuni si tratta di un segnale inviato dall'alto: c'è qualcuno o qualcosa che ci indica dove andare. Per altri si tratta di un fenomeno dell'inconscio: c'è una piccola parte di noi che ci ha fatto notare quella cosa per indicarci la giusta direzione. Per altri ancora si tratta di un fenomeno psicologico: abbiamo già preso una decisione e ricerchiamo nel mondo esterno conferme e rassicurazioni. In ogni caso, qual è il peso che dovremmo dare a tutto ciò nel nostro processo decisionale? Dovremmo farci guidare dai segnali o considerarli pure coincidenze che potrebbero ostacolare una giusta decisione? Può un piccolo segnale farci gettare ogni lista di pro e contro per farci abbracciare un processo decisionale del tutto irrazionale? Ancora non ho trovato una risposta a questi quesiti, ma sto aspettando un segno.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
1 commento:
Generalmente arrivano senza preavvisi e nei momenti più disparati. L'importante è non fermarsi ad aspettarli.
Posta un commento