sabato 17 maggio 2008

Gina

Conoscere i propri geni è utile a molti. Si possono identificare e quindi prevenire potenziali rischi per la salute, è possibile sapere se un feto o un bambino appena nato hanno ereditato qualche patologia e così via. Nonostante questi benefici, negli Stati Uniti molte persone preferiscono rimanere all'oscuro ed evitare di sottoporsi a test genetici. Il motivo? Temono che il loro patrimonio genetico, una volta noto, possa rivoltarglisi contro rendendoli soggetti di facili discriminazioni. Le compagnie di assicurazione potrebbero, a fronte di tali informazioni, rifiutarsi di fornire copertura sanitaria, o aumentare il premio della polizza di individui a rischio. I datori di lavoro, potrebbero utilizzare dati genetici per decidere chi licenziare o assumere. Per queste ragioni il congresso americano ha approvato il cosiddetto GINA (Genetic Information Nondiscrimination Act). Una volta firmato dal presidente, tale atto diverrà una legge preventiva sulla medicina preventiva. Impedirà ad assicurazioni e imprese di discriminare sulla base del patrimonio genetico degli individui.

2 commenti:

Unknown ha detto...

Della serie "assicuriamo solo quelli che hanno rischio zero". Nella realtà dovrebbe avvenire il contrario, ma è ovvio che assicurare sulle malattie solo le persone che non avranno mai quelle malattie è più redditizio. Però il GINA mi piace....nome involontariamente italiano...e di mia madre.

Valeria ha detto...

Esatto. Se ti interessa saperne di più sul sistema di assicurazione sanitaria USA e, per una volta tanto, rallegrarti di poter usufruire di ospedali italiani consiglio il film Sicko di Michael Moore. Raccoglie testimonianze di persone a cui sono state rifiutate cure mediche e spiega come funziona il sistema. E' chiaramente di parte, ma interessante e lascia parecchio inorriditi.