martedì 11 dicembre 2007

Sul comodino



Sto leggendo Romanzo Criminale di Giancarlo De Cataldo. Sono quasi giunta al termine e il giudizio complessivo è molto positivo. Siamo a Roma e un gruppo di giovani delinquenti si propone di conquistare la città. Si narrano quindi le vicende del Freddo, del Dandi e del Libanese, i loro traffici, gli omicidi e gli intrecci con il mondo della prostituzione, della politica, e della polizia corrotta.
Sullo sfondo delle vicende della banda della Magliana si sondano gli avvenimenti che hanno segnato la storia d'Italia come il rapimento di Moro e la strage di Bologna.
Il libro ti prende, non stanca e appassiona. Ti lascia l'amaro in bocca perchè il quadro che ne emerge del nostro paese è tutt'altro che confortante. Ma è assolutamente da leggere!

4 commenti:

Philippe ha detto...

Conosco tante persone "serie" che non leggono mai romanzi. Leggono invece saggi: saggi di politica, di storia, di economia, eccetera.
Questo modo di procedere analitico rischia di lasciarsi sfuggire tanti elementi importanti. Per esempio, spesso i saggi non raccontano in dettaglio la vita e i pensieri delle persone che hanno realizzato le cose di cui parlano.
Per questo e' importante leggere libri come Romanzo Criminale, o vedere film come La Meglio Gioventu'. Avvolte uno scrittore o un regista, unendo alla realta' un po' di fantasia, riescono a farti capire il mondo in cui vivi molto meglio di un professore di storia o di scienze politiche.

Valeria ha detto...

Sono proprio d'accordo!
Leggere un romanzo ti permette di andare oltre i puri fatti e di identificarti o quanto meno di capire meglio i personaggi, le loro emozioni, pensieri, personalità.
E poi diciamocelo, leggere romanzi è molto più divertente. In casi come Romanzo Criminale non solo impari molto, ti diverti anche. Evadi, finisci dentro una storia e anche se non condividi quello che fanno i protagonisti riesci a capirli perchè sei dentro la storia, sei quasi uno di loro.
Non è un caso che anche il mitico Lucarelli, quando presenta uno dei suoi misteri d'Italia, dice sempre: "se questa storia fosse un romanzo...."; rende tutto più interessante!

Unknown ha detto...

beh basta riferirsi a kundera no ?

Valeria ha detto...

Di Kundera ho letto solo L'insostenibile leggerezza dell'essere. E' vero, l'autore riesce bene, attraverso il racconto delle vicende dei protagonisti, a far cogliere l'atmosferta della Primavera di Praga e della successiva invasione sovietica.
Il mio unico problema con il romanzo è che l'ho usato, insieme ad alcuni compagni di università, come base per un lavoro scolastico. L'ho avuto tra le mani per così tanto tempo che da allora non sono più riuscita a leggere nulla di Kundera.