Negli ultimi giorni i semafori di Barcellona sono stati dotati di un nuovo accessorio: un libro! Ne ho già avvistati due: attaccati ad un cavo di metallo che pende dal semaforo con una bella copertina lucida e fucsia che riporta la frase: Raro no?
Erano romanzi, quindi un po' difficile coglierne il succo mentre si aspetta che il semaforo diventi verde. Ma se si trattasse di brevi poesie sarebbe un bel modo per ingannare l'attesa.
Credo che il fine dell'iniziativa sia di avvicinare la gente alla lettura. Nell' interno di copertina infatti si mette in evidenza che i libri non sono oggetti poi così strani e che le storie, riflessioni e fantasie che contengono sono state create per essere lette. Non a caso sono stati appesi ai semafori della città questa settimana in cui Barcellona ha celebrato la festa di San Jordi, ossia il giorno dei libri e delle rose. Da più di ottanta anni il 23 di aprile è per i catalani giorno in cui celebrare l'amore, la letteratura e la bellezza. La tradizione prevede che in questo giorno gli uomini regalino alle donne una rosa e che le donne ricambino con un libro. L'accoppiamento libro rosa deriva dal fatto che il 23 d'aprile si celebrano contemporaneamente la morte di Cervantes, il compleanno di Shakespeare e l’onomastico di san Giorgio, il santo guerriero che, dopo aver sconfitto il drago, colse una rosa dal cespuglio di rose germogliato dal sangue del mostro per donarla alla principessa liberata.
La festa è stata inventata (non a caso) da un editore e ancora oggi è occasione per presentare novità letterarie, per incontrare autori famosi e per portare molta gente nelle librerie. Festa commerciale quindi, ma visto che ci sono i libri di mezzo, ben venga!
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