L'Agenzia delle Entrate ha reso consultabili su internet le dichiarazioni dei redditi degli Italiani per l'anno 2005. Poche ore ed è arrivata la sospensione del Garante. E' stato sufficiente. Nella rete, si sa, si condivide tutto e molto velocemente. Ora i dati sono su internet, possono essere scaricati per singolo comune utilizzando e-mule, dopo aver consultato la lista dei codici comunali sul sito dell'agenzia delle entrate.
Questo è successo in Italia, paese in cui per educazione non si fa mai la fatidica domanda "ma tu quanto guadagni?". E scoppiano le polemiche. Chi condivide l'iniziativa, come Pannella, e chi invece la condanna, come l'associazione consumatori. Da un lato si dice maggiore trasparenza, dall'altro violazione della privacy.
Sono iniziati subito confronti e classifiche. Dagospia per esempio riporta un elenco alfabetico di personaggi famosi e corrispondenti redditi. L'Italia si conferma paese di calciatori e di veline. Ma anche di comici, come dimostrano i salvadanai di Littizzetto (quasi due milioni di Euro), Benigni (più di 3) e Grillo (più di 4!). Ed è proprio con Grillo che scoppia la polemica. Il comico attacca sul suo blog l'iniziativa dell'agenzia delle entrate. Sostiene che la pubblicità dei redditi faciliterà furti, richieste di pizzo, rapimenti, e odi familiari. Ma alcuni Grillini non ci stanno: il Paladino dei precari è troppo ricco e il suo vaffa diventa un boomerang.
Secondo me la sicurezza personale e della propria famiglia è uno, ma non il solo, dei problemi che bisogna porsi. La pubblicità dei redditi potrebbe anche modificare il mercato del lavoro rendendo più arduo fare grossi salti di carriera. Fare un colloquio di lavoro con il datore che conosce il tuo reddito non sarà così piacevole per chi non guadagna molto. Alcuni dicono che potrebbe aiutare a risolvere il problema dell'evasione. Ma questo è tutto da vedere. Alcune persone potrebbero essere estremamente avverse all'idea di far conoscere il proprio reddito in pubblico, soprattutto se ne va della loro sicurezza personale.
L'unico effetto positivo che per il momento vedo in tutto questo? Quando una cosa è pubblica diventa meno importante. Confronti e classifiche sono la prima e ovvia reazione di breve termine. Ma un minore attaccamento al denaro è quello che ne potrebbe derivare nel lungo periodo. E così saremmo davvero tutti ricchi...
[immagine di canemucca]
Nessun commento:
Posta un commento